venerdì 22 maggio 2009

I triciclisti

Grazie alla riproposta di Rotafixa ho letto I ciclisti, poesia monovocalica di Gianni Micheloni risalente agli anni Settanta. Mi ha stuzzicato l'appetito. È nata così I triciclisti. Eccola qua:


I triciclisti


Gli invincibili triciclisti
in giri infiniti rimiri.

Rividi gli inizi mitici,
di bici fini,
gl’iridi difficili:
ciclisti in biblici Giri,
in clivi striminziti,
sfiniti di sprint.

Vivi gli spiriti incivili,
stitici mimi, visi lividi
intrisi di princìpi cinici.
Fischi di vigili invisibili,
litigi, insipidi riti.

Ti ripigli in ripidi siti,
Brividi di indirizzi distinti.

M’incisi i ciclisti critici, vivi,
in giri lirici,
privi di limiti.

In glicini, fichi, mirti,
in lisi triclini di vitigni,
i ciclisti critici vidi sfiniti,
brilli di vini tipici.

I visi sì pinti,
pipì di spritz:
drin, drin.


(Luca Conti, 18 maggio 2009)

3 commenti:

Unknown ha detto...

ti adoro!

Anonimo ha detto...

Eccezionale Luca, grazie anche di avermi fatto scoprire Micheloni (non lo conoscevo pur ritenendomi abbastanza oulipomane e oplepomane... altro interesse in comune?) ...e ritornando in bici a Palermo (ne avevamo parlato in un altro thread) segnalo una coincidenza che potrebbe ispirarmi un terzo componimento monovocalico: qui l'antica via dei "biciclettai" (almeno una decina nel raggio di pochi metri), nella parte del centro storico dove ci sono diverse vie "dei mestieri", si chiama via DIVISI. Certo... è una "via"... dunque con una a di troppo, ma una volta tanto potremmo chiamarla "Divisi Street". Giuliana dice che "non vale", io penso che la fonetica prevalga sulla grafia, se non ricordo male già Varaldo si era preso licenze del genere.
A presto,
Dario Lo Cicero

ha detto...

Caro Dario, forza con la poesia. Sulla grafia-fonetica ti dico la verità: sono d'accordo con Giuliana. Sennò è troppo facile. Invece potresti cimentarti con una monovocalica in siciliano. a via Divisi ci sono ancora biciclettai? Mandami un segnale di speranza...