venerdì 9 maggio 2008

Nostalgia ciclistica del '68

Nostalgia del '68, di fronte all'omicidio di Verona. Il '68, «di cui si fa un gran parlare. ma adesso non c'è neanche la ribellione. le cose oggi sono molto diverse. Allora, pur tra tante contraddizioni, c'erano almeno degli ideali. oggi, invece, c'è il vuoto». Non lo ha detto il subocomandante Marcos, ma il cardinal Tarcisio Bertone. Manca la tensione, ma anche le prospettive verso cui tendere. Allora, dove tendi? Al nulla. Dove sei '68, dove siete domeniche senza auto? Dov'è il '77? Il sapore delle vecchie tappe del Giro d'Italia, ora che sta partendo il nuovo. Il vuoto di oggi non è il vuoto taoista e/o trozkista, una demolizione per ricostruire, ma un nichilismo esasperato che cresce come un'erbaccia sul tessuto sociale, un modo di vedere le cose in cui si crede che tutto sia intercambiabile.
Permettetemi ora di spostare il discorso sul traffico urbano e sull'uso della bici. Dopo aver rischiato di ammazzarti non rispettando il Codice della strada, l'automobilista che fa? Alza la manina e chiede scusa, senza guardarti, perché si vergogna, e passa avanti. Intanto il cellulare gli vibra sullo scroto...

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