mercoledì 29 febbraio 2012

Tra poco saranno trascorsi due anni, ma ancora niente Piano Quadro della ciclabilità


Ricordate? Sono passati due anni. Vi riproponiamo una parte del verbale di giunta del Comune di Roma. Il Piano Quadro della ciclabilità è un punto di partenza da cui poi si avvieranno politiche volte allo sviluppo degli spostamenti in bici a Roma. 
Forse nel 3000 le cose cambieranno, a Roma.


ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA
GIUNTA COMUNALE
(SEDUTA DEL 24 MARZO 2010)

L’anno duemiladieci, il giorno di mercoledì ventiquattro del mese di marzo, alle
ore 14,50, nella Sala delle Bandiere, in Campidoglio, si è adunata la Giunta Comunale di
Roma, così composta:
1 ALEMANNO GIOVANNI………………….. Sindaco
2 CUTRUFO MAURO …………….................. Vice Sindaco
3 ANTONIOZZI ALFREDO………………….. Assessore
4 BELVISO SVEVA ………………………......
5 BORDONI DAVIDE………………………...
6 CAVALLARI ENRICO……………………...
7 CORSINI MARCO …...……………..............
8 CROPPI UMBERTO………………………... Assessore
9 DE LILLO FABIO………………….............
10 GHERA FABRIZIO………………………….
11 MARCHI SERGIO…………………………..
12 MARSILIO LAURA………………………...
13 LEO MAURIZIO…………………………….
Sono presenti il Vice Sindaco e gli Assessori Antoniozzi, Cavallari, Croppi, De Lillo,
Ghera, Marchi e Leo.
Partecipa il sottoscritto Segretario Generale Dott. Liborio Iudicello.

(O M I S S I S)

Deliberazione n. 87
Adozione del Piano Quadro della ciclabilità del Comune di Roma.
Premesso che l’Unione Europea ha fornito chiare indicazioni sulle buone pratiche
necessarie per fronteggiare la crisi del modello di mobilità urbana nelle metropoli e nelle
città;
Che già dal 1994 il Consiglio d’Europa decideva (94/914/CE) un programma di
sviluppo per la definizione delle misure necessarie a rendere più efficace ed efficiente il
sistema di mobilità urbano dando indirizzo sulla tutela delle utenze deboli e sulla
necessità di aumentare l’opportunità di accessibilità, integrando, nella strategia sui
trasporti urbani, anche la ciclabilità;
Che la decisione del Parlamento Europeo (1600/2002/EC) ribadiva la necessità di
incrementare, tra le altre, le modalità di spostamento con bicicletta e a piedi;
Che la Comunicazione della Commissione Europea al Consiglio e al Parlamento
Europeo relativa alla revisione intermedia del Libro bianco sui trasporti (pubblicato nel
2001 dalla Commissione Europea – SEC 2006 768) evidenzia la necessità di tenere in
considerazione le modalità di spostamento non motorizzate – pedonale e ciclabile – come
alternativa all’uso del veicolo individuale motorizzato, specificando che la mobilità nelle
aree urbane non deve essere affrontata solo con il trasporto pubblico collettivo ma anche
attraverso lo sviluppo della pedonalità e della ciclabilità;
Che il Comitato Europeo della società e dell’economia ha espresso il parere che i
benefici connessi alla mobilità possono essere raggiunti agendo sulla domanda di
trasporto e perseguendo il riequilibrio modale prevedendo, tra l’altro, pedonalità e
ciclabilità per le corte distanze;
Che il Comitato delle Regioni ha espresso il parere (OJ C 115, 16 maggio 2006) che
tra le azioni di contrasto al cambiamento climatico risulta importante l’azione sul sistema
dei trasporti urbani, mettendo in evidenza che la riduzione della congestione permette il
deflusso dei mezzi pubblici e rende più appetibili forme sostenibili di mobilità come la
ciclabilità;
Che nella Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento
d’Europa su una Strategia Tematica sull’Ambiente Urbano (SEC 2006 16) viene
evidenziato che la pianificazione della mobilità richiede una visione di lungo termine
definendo schemi per promuovere un trasporto pubblico di qualità, ciclabilità sicura e
pedonalità e che i piani di mobilità contribuiranno alla riduzione dell’inquinamento
atmosferico e acustico, incoraggeranno l’uso della bicicletta e della pedonalità
contribuendo all’incremento della salute e alla riduzione dell’obesità;
Che l’Amministrazione Comunale ha ritenuto fondamentale, seguire le chiare
indicazioni della Commissione Europea inerenti l’importanza dello sviluppo della
ciclabilità tra le strategie per la lotta all’inquinamento urbano in linea con le principali
Amministrazioni Locali d’Europa;
Che con deliberazione n. 249 del 17 maggio 2006 la Giunta Comunale ratificava la
sottoscrizione degli “Aalborg Commitments”, impegni sottoscritti in occasione della
“IV Conferenza Europea delle Città Sostenibili Aalborg+10 – Ispirare il Futuro”, tra cui
figura l’impegno a incrementare la quota di spostamenti effettuati con i mezzi pubblici, a
piedi o in bicicletta;
Che con deliberazione di Consiglio Comunale n. 51 del 18 giugno 2009 la Città di
Roma aderiva al Patto dei Sindaci, predisposto il 29 gennaio 2008 dalla Commissione
Europea, impegnandosi ad adottare uno specifico Piano di Azione il cui principale
obiettivo consiste nella riduzione di oltre il 20% delle emissioni di gas serra attraverso
politiche e misure locali che aumentino il ricorso alle fonti di energia rinnovabile,
migliorino l’efficienza energetica ed attuino programmi ad hoc sul risparmio energetico e
sull’uso razionale dell’energia;
Che tale nuovo impegno del Comune di Roma si inserisce in una strategia politica
di sviluppo sostenibile, che già comprende i processi e le strategie ambientali sviluppate a
livello locale, quali l’Agenda Locale 21 di Roma, l’adesione alla Carta di Aalborg nel
1994 e agli “Impegni” nel 2004, adesione alle reti di città europee sostenibili, l’adesione
all’Associazione Nazionale Agende 21 Locali;
Che in data 23 febbraio del 2005 la Giunta Comunale con deliberazione n. 87 ha
adottato il nuovo PGTU del Comune di Roma (Aggiornamento del PGTU approvato in
data 28 giugno 1999 con deliberazione n. 84) e che in tale nuovo PGTU è stata inserita la
prima stesura redatta dal Dipartimento alla Tutela ambientale e del Verde Urbano e
promozione dello sport del quadro delle infrastrutture per la ciclabilità esistenti, in
attuazione e in progettazione;
Che, in considerazione della centralità che lo sviluppo sostenibile urbano ed in
particolare lo sviluppo della ciclabilità, assume tra gli indirizzi della Commissione
Europea, nel 2005 il Dipartimento Ambiente ha ottenuto un finanziamento dalla CE per lo
svolgimento di attività tese allo sviluppo della ciclabilità (Progetto Spicycles) nell’ambito
del programma di supporto dell’Unione Europea per azioni non tecnologiche nel settore
dell’efficienza energetica e delle fonti di energia rinnovabili EIE (Intelligent Energy –
Europe);
Che con deliberazione di Giunta Comunale n. 112 del 16 aprile 2009 è stata affidata
all’Agenzia della Mobilità la gestione del servizio sperimentale di bike sharing romano
fino al dicembre 2010;
Che la riqualificazione dell’ambiente urbano attraverso lo sviluppo dell’uso della
bicicletta vede una forte integrazione tra politiche ambientali e politiche della mobilità;
Che con deliberazione n. 36 del 16 marzo 2010 il Consiglio Comunale ha approvato
le linee d’indirizzo del “Piano Strategico della Mobilità Sostenibile” (PSMS);
Che le linee guida del piano del “Piano Strategico della Mobilità Sostenibile”
(PSMS), si propongono di dare un nuovo assetto al sistema romano dei trasporti,
garantendo meno inquinamento atmosferico e acustico anche attraverso un corretto
sviluppo del sistema ciclabilità;
Che la necessaria sinergia di competenze e risorse tra il settore ambiente ed il
settore mobilità ha sollecitato l’Assessorato alle politiche ambientali a sottoscrivere in
data 15 dicembre 2008 un Protocollo di Intesa per lo sviluppo della ciclabilità nel
Comune di Roma tra Dipartimento alla Tutela Ambientale e del Verde Urbano e
Promozione dello Sport, Dipartimento alla Mobilità e ai Trasporti e Agenzia della
Mobilità;
Che per sviluppare la ciclabilità urbana con efficacia occorre definire un Piano di
Indirizzo e di Programmazione di tutte le azioni necessarie per lo sviluppo della ciclabilità
nel Comune di Roma;
Che, in collaborazione con i Municipi e con le associazioni dei ciclisti, sono state
definite tutte le reti ciclabili municipali;
Che nell’ambito del Protocollo di Intesa per lo sviluppo della ciclabilità è stato
predisposto un documento tecnico di definizione e programmazione degli interventi
necessari per incrementare l’uso della bicicletta nella nostra città, definito “Piano Quadro
della ciclabilità del Comune di Roma” (Piano) che rappresenta strumento attuativo del
Piano Strategico della Mobilità Sostenibile;
Che la redazione del Piano Quadro della ciclabilità è stata impostata su una serie di
criteri informatori:
a) il principio secondo cui l’inquinamento e l’incidentalità automobilistica sono causa di
patologie ormai diffuse nel corpo sociale e procurano alla collettività un costo diretto
pari a punti di Prodotto Interno Lordo;
b) il principio secondo cui è necessario riqualificare l’ambiente urbano naturale e
antropico attraverso la riduzione dell’inquinamento acustico ed atmosferico;
c) il principio di garanzia ed efficientamento dell’accessibilità, per tutte le classi sociali
ed in particolare per le utenze deboli, alle risorse offerte dal territorio urbano quale
fattore sostanziale di equità sociale in grado di produrre istruzione, salute pubblica,
lavoro, emancipazione e promozione umana;
d) il principio di integrazione del sistema della ciclabilità nel quadro di riferimento
esistente (sistema ambientale, sistema della mobilità, sistema insediativo), come
riconosciuto nelle principali metropoli europee, che rende lo sviluppo della ciclabilità
tassello fondamentale nel sistema di misure orientate alla riqualificazione e
rivitalizzazione delle strade e delle piazze, al compattamento degli usi urbani, alla
liberazione delle reti ecologiche di acque e di spazi verdi;
Che il Piano integra lo sviluppo delle infrastrutture lineari ciclabili con lo sviluppo
delle infrastrutture per la sosta delle biciclette e con tutte le misure, le politiche e i servizi
necessari allo sviluppo della ciclabilità urbana a Roma;
Che il Piano Quadro costituisce il riferimento per l’inserimento sistematico e in via
prioritaria delle infrastrutture per la ciclabilità nella programmazione ordinaria delle
trasformazioni del territorio determinate dai Piani Generali e Locali del Traffico, dai
lavori pubblici stradali, dalla realizzazione di nuovi insediamenti nell’ambito del PRG,
dalla riqualificazione di quartieri (soprattutto con i programmi integrati), dalle nuove
linee di trasporti pubblico su ferro, dai nuovi parchi ecc.;
Che, successivamente all’adozione del piano da parte della Giunta Comunale, le
risorse già individuate nell’ambito del Protocollo di Intesa in essere tra comparto
ambiente, comparto mobilità, e Agenzia della Mobilità coordineranno le eventuali
modifiche ed integrazioni al medesimo piano coinvolgendo: un referente dell’Ufficio del
Commissario per l’Emergenza Traffico, un referente del Dipartimento Mobilità e
Trasporti, un referente del Dipartimento Tutela Ambientale e del Verde Urbano e
Promozione dello Sport, un referente del Dipartimento ai Lavori Pubblici, un referente
dell’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità ed un referente con esperienza nell’attuazione
di piste ciclabili e bike sharing di un Ufficio Interdisciplinare Traffico e Segnaletica e di
referenti dei Municipi;
Che, altresì, verranno valutate le eventuali osservazioni presentate dai referenti delle
associazioni già coinvolti nel tavolo tecnico di concertazione istituito dall’Assessorato
alle Politiche Ambientali nel mese di dicembre 2009;
Preso atto che in data 9 marzo 2010 il Direttore del Dipartimento Tutela Ambientale
e del Verde Urbano e Promozione dello Sport ha espresso il parere che di seguito
integralmente si riporta: “Ai sensi e per gli effetti dell’art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000
n. 267, si esprime parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica della proposta di
deliberazione indicata in oggetto.

Il Direttore F.to: P. Giuntarelli

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