venerdì 9 gennaio 2009

La mobilità sostenibile senza bici

È successo nel novembre scorso, il 24 per l'esattezza, all'inaugurazione del nuovo Polo per la mobilità sostenibile della Regione Lazio a Cisterna di Latina, capannone 5, in viale delle Province. Molti assessori, molte relazioni, ma della amata due ruote a trazione animale neanche l'ombra. Tra le altre cose, è stato presentato il dottorato in mobilità sostenibile, il Fondo Venture Capital e varie iniziative che, a mio giudizio, non toglieranno un motore a scoppio dalla strada per i prossimi 5 anni. Per rendervene conto, perché non date un'occhiata al sito del Polo della mobilità sostenibile della Regione Lazio?
Nella homepage si vedono solo automobili, elettriche, d'accordo, ma di bici neanche l'ombra. Anche il link alla rubrica motori di Repubblica, nell'homepage, non promette nulla di buono.
Almeno chiamatelo “polo dell'automobile (in)sostenibile”. La mobilità sostenibile è un'altra cosa. E poi, possibile che la bici non meritava neanche il minimo spazio, di fronte a realtà europee, asiatiche e americane, in cui l'uso intensivo della bici elimina traffico, smog e consumo di petrolio, anche nelle grandi metropoli? Da noi sembra proprio che questo discorso non si possa fare, né a livello nazionale, né regionale, né comunale, né circoscrizionale, né condominiale. Solo all'interno del proprio appartamento e della propria cantina e, certo, nelle ciclofficine, sembra che si possa sviluppare un discorso alternativo attraverso la bicicletta. Una cosa semiclandestina che le istituzioni non tengono in nessuna considerazione.

2 commenti:

frank ha detto...

hai ragione: è una presa per i fondelli.
anzi sarà la solita presa per i fondelli: magari gli permette di beccarsi i fondi dell'unione europea per la ricerca sull'ambiente, pur facendo nulla. qui in lombardia anni indietro formigoni si inventò un fantomatico distributore per auto ad idrogeno. poi, un ancor più fantomatico centro di ricerca sullo stesso tema. eppure sulle "padanoiche" strade a tutt'oggi il traffico imperversa e funziona solo ad idrocarburi. se si vedono più biciclette in giro rispetto agli anni precedenti (anche con la neve!!) è solo grazie all'esempio e all'attivismo di pochi o tanti singoli ed associazioni(e a volte mi viene il sospetto che sia meglio così)

Papà Volontario ha detto...

se non ci sono bici, è tutta una messinscena per nuovi mercati (produttori di, consumatori di). mannaggia.