giovedì 2 dicembre 2010

I giornali oggi riferiscono che per l'ottavo mese consecutivo, il mercato italiano dell'automobile segna un bilancio negativo rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. Grida di aiuto provengono dagli industriali per il -21,1%. La verità è che si sta lentamente tornando a una situazione normale, tolti di mezzo gli incentivi. Questione di approcci diversi alla lettura dei dati. Pensassero a riconvertirsi, producendo fuel cells, pannelli fotovoltaici, centrali eoliche e idroelettriche portatili. Non ci sono scuse.

Invece si continua ad andare avanti a forza di bugie. L'imminente Motorshow a Bologna e tutti i supplementi auto della stampa da almeno un anno annunciano a gran voce e con toni profetici i nuovi modelli elettrici, molto costosi, sperimentali sempre o a tiratura limitata. Una grande truffa ai danni dei lettori. Sapete quando è stata realizzata la prima autovettura elettrica? Nell'Ottocento. Il primo servizio di ricambio di batterie elettriche per le auto risale al 1896: un modo per ottimizzare le ricariche e non restare per strada.
Nel 1899 un'auto elettrica superò i 100 Km/h, ma questo lo sanno in pochi. La maggioranza continua a bersi le fandonie delle aziende produttrici e i loro costosissimi modelli innovativi, i motori ibridi, ecc.
Una lettura che non guasta è qui.

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