lunedì 16 marzo 2009

Fantasia su un supplemento automobili

Leggo il supplemento automobili di Panorama, febbraio 2009. Illuminante lettura, un po' masochistica, ma poi piluccando anche qui si trovano cose molto interessanti. In copertina, a lettere cubitali: “Il futuro che stiamo aspettando. L'auto di domani costerà la metà”. Mia interpretazione: non sapranno più come venderle e te le tireranno appresso. Loro intenzione: diversa, sicuramente. Comunque propongono, sempre in copertina, una Fiat a 6000 euro. Sfogliando le pagine arriviamo alla Jeep Commander, un Suv che vuol far presa su persone insicure e frustrate, con un nome talmente chiaro che non c'è bisogno di spiegarlo. “Io comando”, sembra dire l'imbecille al volante, mentre a fatica cerca di farsi largo nelle strade cittadine, dando gas verso il semaforo rosso e l'ennesima coda, che non sono eventi inattesi, ma sono ben piazzati dinanzi a lui. Ma lasciamo stare queste osservazioni, peraltro verificabili da tutti coloro che vivono in città. La didascalia della guida in allegato al settimanale della Mondadori è molto più esplicita e spero possa far desistere le poche persone ancora intenzionate ad acquistare un Suv: “Non sta avendo un grosso successo, quindi attenzione alla svalutazione”. Ah, benedetta svalutazione che restituisci alle cose il loro giusto valore... Il prezzo, a seconda dei modelli, oscilla fra i 43391 e i 67021 euro. Siccome con la crisi stanno aumentando i poveri, e anche coloro che non se la passano troppo bene pur non arrivando a essere poveri, ma stanno aumentando, in misura minore, anche i ricchi, è evidente che questo genere di prodotto attiri le fantasie di psicopatici intenzionati a far colpo. Passiamo al prodotto dell'industria automobilistica che più di ogni altro rappresenta l'abominio: l'Hummer. Concepito inizialmente per le forze armate statunitensi, ne riflette tutta l'imponenza, la scarsa diplomazia e il quoziente intellettivo. Sul modello H2, il redattore del supplemento di Panorama si mette una mano sulla coscienza: “Sovradimensionata, va contro ogni principio economico ed ecologico”. Anche chi, per motivi di opportunità, strizza l'occhio all'industria dell'auto non può essere reticente di fronte a questo monumento alla stupidità umana. Nel caso limite, quindi, emerge la verità, peraltro valida per tutti i Suv. Il veicolo in vendita pesa poco meno di 3 tonnellate, ha un motore di 6162 cc., tocca i 160 Km/h, è un Euro 4 (il che la dice lunga su queste assurde classificazioni “ecologiche”), costa fra i 72 mila e i 76 mila euro. Di bollo si pagano soltanto 1004,91 euro all'anno: una vera ingiustizia sociale. Inutile dire che il crash test per il frontale, il pedone e il bambino non è stato effettuato. Non è difficile immaginare che quello per il pedone equivarrebbe all'azione di un tritacarne da tre tonnellate.
Ricordo, ancora una volta, i motivi per cui il legislatore europeo dovrebbe impedire la vendita dei Suv nei Paesi dell'Unione Europea. Sono troppo potenti rispetto al loro peso; le normali barriere stradali (marciapiedi, guard-rail, ecc.), e anche i muri delle case, sono inadatti a limitare i danni in caso di perdita di controllo del mezzo; non possono essere rimossi in caso di divieto di sosta; i dossi e altri dissuasori di velocità non hanno effetto alcuno su queste macchine; quando sono parcheggiate, per mancanza di spazio sono frequentemente di impedimento alla circolazione (e molto spesso posizionate male a causa della loro mole, il bello è che i proprietari si lamentano pure perché non trovano posto...); sono molto, e inutilmente, inquinanti.
Mi piacerebbe vedere un giorno banditi questi inutili e stupidi mostri dalle nostre strade anche per questioni di decenza civile. La riprovazione sociale nei confronti di chi acquista questi mezzi dovrebbe essere molto più forte e urgente. Quando vedo passare una di queste cose provo schifo e repulsione, e lo manifesto (pacificamente) come se vedessi un pezzo di merda da tre tonnellate camminarmi a fianco.
Mi piacerebbe vedere un giorno uno di questi mezzi tutto arrugginito, tappezzato di licheni e con uno spruzzo di acqua sul tetto, a mo' di fontana, in un parco pubblico, bersaglio delle pallonate di futuri campioni.

3 commenti:

frank ha detto...

purtroppo a tutt'oggi SUV è una definizione solamente commerciale. nessuna classificazione legale è in grado di definirlo in modo univoco (potenza?cilindrata? volumetria?) e nemmeno la destinazione d'uso (alla fine è un'auto un po grossa con qualche adattamento per fuoristrada, ossia una schifezza). a brunate (como) il comune per vietarne l'ingresso nel centro abitato ha dovuto fare i salti mortali per non penalizzare altre categorie di veicoli a motore.

ha detto...

Anche perché adesso ci sono i mini-suv e altre diavolerie, nello sforzo di combinare moda per il bestione e consumi inferiori. Comunque potenza e peso potrebbero offrire ampio spazio di manovra ai legislatori europei, italiani e degli enti locali per vietarne la circolazione nelle città e nei piccoli centri.

Bikediablo ha detto...

Secondo me la classificazione SUV riguarda le seguenti caratteristiche:
- Ruote sovradimensionate, che consentono di arrampicarsi sui marciapiedi;
- Larghezza superiore ad una normale utilitaria, cio' causa l'occupazione di un posto e mezzo quando si parcheggia a spina e la sporgenza del profilo anche sul marciapiedi quando parcheggiata a raso.
- la sportgenza esageratamente ampia dei paraurti;
- la struttura "troppo" solida che anche alle basse velocita' comporta problemi in frenata e danni maggiori rispetto ad altri modelli.

Quello che mi infastidisce è lo spazio occupato da questi mezzi a paragone di quello effettivo interno.
Posso capire che uno abbia bisogno di un'auto spaziosa internamente ma che questo debba significare impegnare 1 posto auto e mezzo è stupido. Questo problema comincia ad emergere anche nei parcheggi privati...