lunedì 2 marzo 2009

Colle della Strega

La "Cronaca di Roma" del Corriere della Sera odierno ci segnala un classico caso, relativo alla zona situata tra la via Laurentina e l'Ardeatina: ambientalisti contro ciclabile. Come è possibile, si domanderà qualcuno? Il fatto è che una pista ciclabile è a tutti gli effetti una strada, quindi a dforte impatto ambientale. Una pista ciclabile è edificazione. Magari offre pure il destro a qualche altra struttura, tipo bar, cornetteria, tramezzineria, happy hour, non so. Comunque è cemento e asfalto. Cioè: non si fanno ciclabili dove previsto dalla legge nazionale e regionale (che dice che ogni nuova strada deve avere una ciclabile a fianco). Invece se ne fanno in mezzo al verde. Con una memoria risalente al maggio del 2007 la Regione Lazio ha chiesto l'inserimento della zona nel parco dell'Appia.

5 commenti:

Bikediablo ha detto...

Non ho letto l'articolo cui ti riferisci ma mi sembra che il problema non sia la ciclabile:
http://www.colledellastrega.it/id5.html

ha detto...

Sono andato a rileggere per scrupolo l'articolo e il link. Nell'articolo si parla di una "procedura regionale di attuazione per opere pubbliche nella zona (per 5 milioni di euro in piste ciclabili e viabilità)". Ovviamente, la parte più grave riguarda la viabilità (delle auto), il corollario (non so, forse pensavano di addolcire la pillola!) è la ciclabile. Comunque, leggendo il link da te indicato, l'idea terrificante è sempre l'implacabile taglio di una torta chiamata Roma (torta molto ghiotta), le cui fette stanno diventando sempre più isolate e invivibili. Immangiabili.
Intanto a febbraio immatricolazioni auto in calo del 25%...

Anonimo ha detto...

Magari in questi anni avessimo fatto una battaglia contro una pista ciclabile...Scherzo, ovviamente! Purtroppo da 10 anni combattiamo contro progetti edificatori e realizzazioni di tangenziali su un'area verde importante nel tessuto urbano della città. 168 ha che siamo riusciti ad inserire nella proposta regionale di ampliamento del parco dell'appia antica (raccolte 16 mila firme). Ma ancora non è legge. Una volta tutelata allora potremmo realizzare oltre ai sentieri pedonali anche le piste ciclabili che congiungano attraverso il fosso della Cecchignola il parso dell'appia con la riserva laurentino acqua acetosa. Dateci una mano. Ass. Colle della Strega

magister ha detto...

Confermo, il biciplan del XII prevede un percorso ciclopedonale nell'area del costituendo parco

(cosa stia facendo la nuova giunta col biciplan è argomento sconsolante)

ha detto...

Ho il sospetto che sappiano a malapena cosa ignifichi biciplan. Va benissimo fare piste ciclabili, in realtà nei parchi preferirei delle strade sterrate, ognuno poi si regoli su quale copertone montare.
Sui biciplan: nel Municipio XIX la giunta precedente non lo aveva e quella attuale non lo ha.
Il discorso delle piste ciclabili e opere accessorie a volte è puramente strumentale. Non vi è mai capitato di vedere magnifici ponti, costruiti per ciclabili che si perdono nel nulla dopo un centinaio di metri? Io ne ho in mente uno.