martedì 9 marzo 2010

Emergenza nucleare

Stanno giocando col fuoco alle nostre spalle. Ufficialmente, nessun candidato alla presidenza delle Regioni italiane ammette di essere favorevole al nucleare; intanto, il governo centrale ha già preparato i suoi piani. Entreranno in azione dopo le elezioni. Il primo sito della lista è Montalto di Castro: una parte della costruzione fu completata prima del referendum contro il nucleare, era il 1987, andai a votare: e vinse il no. A Montalto le linee elettriche sono già pronte, il sito è già proprietà dell'Enel. Ricordo che Francesco Rutelli si incatenò ai cancelli assieme ad altri. Bei tempi. Stamattina all'alba attivisti di Greenpeace sono saliti sul tetto della centrale, stendendo uno striscione.


''Il nucleare è una scelta sciagurata per l'Italia e una pericolosa perdita di tempo - sostiene Andrea Lepore, responsabile della campagna Nucleare di Greenpeace - tornarvi significa perdere oltre dieci anni per ritrovarsi poi con centrali nucleari obsolete e pericolose, e sprecare l'opportunità di investire nelle vere soluzioni per l'indipendenza energetica italiana e per il clima: rinnovabili ed efficienza energetica''.
Il governo, con la legge 99/2009, ha escluso le regioni da qualsiasi scelta relativa alla localizzazione dei siti nucleari: 13 regioni hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale.
Infatti il governo vorrebbe cambiare anche la Costituzione.Mezza Italia ha votato per la gente che adesso è al governo.
A Montalto, alle ore 13, a largo della centrale, sull’ammiraglia di Greenpeace, Rainbow Warrior, è previsto un concerto degli “Artisti contro il nucleare”: Adriano Bono & Torpedo Sound Machine, 99 Posse, Leo Pari, Piotta e Punkreas.

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