Non volere una commissione d’inchiesta sul G8 di Genova significa non considerare grave quel che è successo. Voti contrari e assenze da parte di rappresentanti dei partiti al governo hanno impedito che si formasse un organismo in grado di far luce su quanto innumerevoli testimonianze e le indagini della magistratura hanno già definito. I fatti della scuola Diaz e di Bolzaneto hanno provocato violenze del tutto gratuite su ragazzini indifesi, che hanno gettato fango sulla parte sana delle forze dell’ordine (che, continuiamo a credere, sia la maggior parte), come mai si era visto nella storia dell’Italia repubblicana. Molti funzionari responsabili al G8 sono stati promossi, non si capisce se per i disagi sopportati nelle indagini o se per gli ordini eseguiti. A qualcuno non è sembrato vero di poter giocare nella stanza dei bottoni, con le conseguenze che tutti sappiamo: gente che non ha mai imparato – né tantomeno provato a studiare – le regole della democrazia e della Costituzione della Repubblica Italiana stabilite dopo
mercoledì 31 ottobre 2007
G 8
giovedì 25 ottobre 2007
Salvi dal rotocalco
Messo sotto la lente di zelanti lettori, Cesare Salvi ha ribattuto a dovere sulle pagine del magazine del Corriere della Sera. p. 26 (che sulle bici non è sempre preciso, vedi post 18 ottobre 2007), affermando che è costata meno di 200 euro ed è stata prodotta dalla ditta Collalti (che si trova in via del Pellegrino, Roma). Non ho mai lasciato la mia bici a riparare lì, ma scambiando qualche chiacchiera con il titolare, che mi è sembrato serio. Le bici che produce hanno un grande pregio: sono esteticamente sobrie. Salvi conclude consigliando alla signora «una quotidiana biciclettata, come faccio io da anni. Oltretutto calma il sistema nervoso». Questa è saggezza.
mercoledì 24 ottobre 2007
Rivoluzione ciclistica
giovedì 18 ottobre 2007
Articolo ciclabili magazine "Corriere della Sera"
Leggo sul settimanale magazine del Corriere della Sera di oggi un servizio sulle piste ciclabili in italia, ospiti d’eccezione i neocampioni del mondo di ciclismo Paolo Bettini e Marta Bastianelli. L’Italia, come è noto, ha pochi kilometri di piste ciclabili rispetto agli altri paesi europei, in cui esiste una radicata cultura sull’uso quotidiano della bicicletta; ci sono 24 bici per 1000 abitanti, la metà della media europea. Arriviamo al nocciolo della questione. Scrive Stefano Landi, autore del servizio: «Per garantire sicurezza servono soldi». Pecoraro Scanio ha già stanziato 15 milioni di euro. Altri ne servirebbero. Ecco, per promuovere l’uso della bici nelle città italiane non servono molti soldi, non servono soltanto nuove piste ciclabili, basta creare percorsi ciclistici consigliati, abbassare il limite di velocità a 30 Km/h sulle strade interessate e reprimere duramente, multandoli in continuazione, gli automobilisti che trasgrediscono a questo divieto. Come quando finalmente si è deciso di applicare la normativa sulle cinture di sicurezza o quando è entrato in vigore nel Codice della Strada l’obbligo di accendere i fari sulle strade extraurbane. Allo stesso tempo, bisogna assumere in ogni città 4-8 vigili urbani ciclisti che sorveglino il traffico e facciano multe, tanto per cominciare.
La pista ciclabile va bene per diporto, per pattinare, ma ci porta dove vuole lei; io voglio andare in bici dove dico io. Chiaro?
La foto della Bastianelli, alle pagg. 38-39 è stata fatta sotto il cavalcavia dell’Olimpica: ci passo tutti i giorni. L’acqua, eliminata ieri o l’altroieri, non era causata dalla pioggia, come scritto nella didascalia, ma da una tubatura che perdeva da qualche settimana. Non so se ci sono altre zone in cui la ciclabile viene sommersa, ma siccome a Roma non piove praticamente da sei mesi, e
Le classifiche sui metri di ciclabile a persona per ogni città sono un’idiozia, utile a stendere altro asfalto e a far spendere soldi. Bastano i cartelli 30 Km/h, bisogna riprendersi le strade davanti alle scuole, agli ospedali, ai parchi. Bisogna divulgare una nuova cultura dello spostamento urbano. È necessario dare l’esempio, pedalare sotto l’acqua davanti alle file di auto bloccate nel traffico.
mercoledì 17 ottobre 2007
La mascherina
martedì 16 ottobre 2007
Bikes belongs in traffic!
Alla fiera della bibita
Ne fecero una versione più leggera, senza zucchero, e l'allocco si adeguò: non sapeva di niente, ma non si chiese perché ne aveva bisogno. Poi ne idearono una versione ancora più spartana: era acqua nera, ma l'allocco continuò a comprarla. Comprò anche scatole d’acqua minerale, ignorando che sempre e comunque l’acqua è minerale, senza peraltro saper leggere i valori dei sali contenuti, ignorando che faceva il giro d’Italia per arrivare al supermercato sotto casa sua, fingendo di ignorare le tonnellate di plastica delle bottiglie vuote che intasano le discariche.
lunedì 15 ottobre 2007
zerbino
giovedì 4 ottobre 2007
Più uguali degli altri
«Con la Ztl a colazione non è possibile arrivare qui in macchina, abbiamo chiesto al Comune di trovare una soluzione: dei permessi, delle card per i clienti. Ancora nulla». E menomale.