giovedì 4 novembre 2010

Libertà

«Ora che ho lasciato il professionismo e sono passati tanti anni da quando ho percorso i primi metri senza ruotine, posso confermare che per me la bicicletta è stata davvero un simbolo di libertà. Mi sono allenato facendo fatica, ho gareggiato, ho viaggiato tanto, ma riuscendo sempre a mantenere la mia autonomia. Durante gli allenamenti ero libero di scegliere le strade da percorrere: se ne avevo voglia, andavo sulle colline, se invece preferivo lo scenario del mare, mi bastava girare il manubrio e pedalare lungo la strada a pochi metri dalle onde. Questa è libertà». Paolo Bettini, Tutti campioni, red! Edizioni, Milano, 2010, p. 11.

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