Notizia del 30 agosto scorso, emblematica nella forma e nella sostanza. “Il Bike sharing a Ostia con le bici elettriche”. (Già qui mi verrebbe di commentare, ma proseguiamo.) Riporto per intero la notizia, riportata sul sito del Comune di Roma:
Il bike sharing è approdato a Ostia con tre postazioni per il noleggio bici, gestite (come quelle di Roma centro) da Atac, in questo caso con la collaborazione di Aci Consult S.p.A. e del XIII Municipio. Le postazioni sono: Porto-Lungomare Duca degli Abruzzi, Venezia-Lungomare Amerigo Vespucci e la terza presso la sede del Municipio. 20 in tutto le biciclette, di cui 6 elettriche a pedalata assistita. I prezzi sono gli stessi del centro storico: 5 euro per comperare la "smart card", 5 per la prima ricarica minima, 50 centesimi per ogni mezz'ora o frazione. Ci sono anche 5 minuti d'uso gratis della bicicletta, per dar tempo all'utente di risolvere eventuali problemi al momento di prendere la bici alla colonnina.
Commento: veramente generosi per quei cinque minuti gratis. C’è da scommettere che la generosità dell’Atac e del XIII municipio farà breccia nei cittadini di Ostia. Se le contenderanno, quelle venti biciclette. Elettriche, poi. Proprio a Ostia, dove la prima salita si trova sulla battigia della spiaggia! Ripeto che spendere un euro all’ora per una bici, seppure elettrica, a Roma porterà al totale fallimento del noleggio bici (mi rifiuto di chiamarlo bike-sharing). Costa meno prendere l’autobus. È un’operazione puramente di facciata, se non addirittura controproducente: se dovesse fallire, si dirà che ci hanno provato, ma che la bici non interessa.
Anche io ho pensato che quei 5 minuti gratis fossero un vero slancio di generosità. C'è da dire che l'utilizzo di questi noleggi bici potrebbe diventare utile, ma in pochi casi. Per i residenti è una fesseria. Ma se io vengo in zona ogni tanto, tipo 2 volte al mese, e devo spostarmi in città, mi faccio la tessera e prendo la bici. Così ci potrebbe anche stare. E' ovvio che i prezzi sono un'assurdità. 1 o 2 euro al giorno sarebbero già più ragionevoli.
RispondiEliminaI prezzi simbolici o la gratuità completa dovrebbero essere il primo passo per incentivare l'uso urbano della bici: qui a Roma, addirittura, costa più la bici dell'autobus. Poi c'è il discorso dell'abbondanza e delle strutture. Tante bici, tante piste ciclabili (in buono stato), tante Zone Trenta tante colonnine elettriche gratuite (a Roma credo che ce ne siano 11, ah, ah, ah).
RispondiEliminaO le cose si fanno per bene o lasciamo perdere. Il discorso "meglio poco che niente" non funziona con i grandi numeri delle nostre metropoli. La regola dovrebbe essere invece "gratis e abbondante".